pinacoteca civica Marco moretti



PINACOTECA CIVICA "M. Moretti"

C.so Annibal Caro n°24
62013, Civitanova Marche Alta

 



Omaggio a Magdalo Mussio


Magdalo Mussio,1991, senza titolo
tecnica mista, cm. 60x60






Maestro di pittura verbale, grafico geniale, stravagante pittore, paziente ricercatore, testimone e attore di esperienze straordinarie, fulcro e innesco di tante battaglie artistiche, letterarie e culturali, Magdalo Mussio con superlativa evidenza, ha messo in campo i rapporti sorprendenti e multiformi che ci sono fra pittura e scrittura, fra parola e immagine. Le sue opere sembrano ancestrali graffiti, appunti segreti, mappe intriganti. Le magiche pitture contaminate da parole e le poesie conquistate all'immagine vengono entrambe raffigurate e contenute sullo spazio di una pagina, su una superficie di carta bianca e là si animano, si fondono, diventano pittura e poesia, forme eleganti e intriganti che catturano e incantano la nostra immaginazione e vivono di quella vita che noi gli diamo. Figura e scrittura: Magadalo Mussio, vero scrittore dipinge la pagina e vero pittore scrive il suo quadro.
 
Enrica Bruni
Direttore Pinacoteca civica Marco Moretti
 
 
 
 
Io credo ...che quelle tavole, quelle carte scritte e poco dipinte siano da pensare come percorsi di una vicenda umana che si condensa e si rapprende in tracce, in geroglifici, in parole appunto; percorsi d'una vicenda che cerca e trova nella deriva dei segni, nella diaspora della grafia, la propria corretta dimensione.
 
Alberto Signorini 1999
 
 
 
 
Questo è il progetto di Mussio: consentire alla parola e al segno di staccarsi dal senso che in loro preesiste e di porsi nella condizione di inaugurare un senso nuovo. Giungendo a pronunciare la parola non detta, a tracciare il segno che non è ancora.

Flavio Ermini 2001
 


Magdalo, ha saputo sfruttare l'elemento grafico-verbale per giungere a vedere le proprie 'opere pittoriche' dove i segni possono essere lettere o filastrocche, ma anche tratti del tutto asemantici e proprio per questo 'caricabili' dàun significato più misterioso: quello che ogni singolo spettatore gli vorrà  attribuire, cosi da rendere ogni 'poema visivo' come dovrebbe essere per tutte le  opere d'arte 'incontro tra l'immaginario dell'artista e quello del suo fruitore.
 
Gillo Dorfles 2004